Rassegna stampa da “Mangialibri.com”; articolo sull’antologia edita da Perrone“Da Andrade a Zagorakis”, contenente il
racconto “Una magia chiamata Trivela” del romanziere Fabio Ghezzi, dedicata al giocatore lusitano ed
ex interista Ricardo "mustang" Quaresma.
L’Italia è stata, fino qualche anno fa, meta ambita di calciatori di
tutto il mondo. I campi nostrani sono stati teatro di fenomeni come Van
Basten, Ronaldo, Platini, Maradona, Falcao, Gullit e molti altri che
hanno scritto la storia del calcio mondiale. Molti altri, però, sono
passati senza lasciare alcun segno e nessuno li ricorda, vuoi perché non
sono riusciti ad esprimere il loro potenziale, poco adatto al calcio
italiano, vuoi perché sopravvalutati da presidenti troppo zelanti. C’è
poi chi, come Bergkamp, Henry, Evra, lontano dall’Italia è stato o
diventato un fenomeno, vincendo tutto ciò che c’era da vincere. Ma la
maggior parte era costituita da veri e propri bidoni: Andrade, Ba,
Bogarde, Fabio Junior, Capocchiano, Portaluppi, Pančev, Hugo Maradona, Quaresma, Sforza, Abel Xavier, Zagorakis. Veri e propri scempi del calcio…
Da Andrade a Zagorakis è un’antologia di racconti curata da
Alessio Dimartino, il cui filo conduttore sta nella delusione che ogni
tifoso di calcio almeno una volta ha provato nella sua vita: vedere in
campo una promessa che si trasforma in delusione. Scorrono in queste
pagine aneddoti gustosi sulla miriade di calciatori che tutto sapevano
fare tranne che il loro mestiere. Alcolisti, puttanieri, fanatici
religiosi, fenomeni che, a contatto con l’aria del Belpaese, si
trasformano in veri e proprio brocchi: bidoni e meteore, come recita
l’esplicativo sottotitolo della raccolta, che gli autori hanno
raccontato in base alle loro esperienze e alle loro sensazioni, dando
vita ˗ alcuni ˗ a racconti dotati di un alto tasso di letterarietà. E
se, come Alessio Dimartino ricorda, Pasolini divideva i calciatori in
due categorie: prosatori e poeti, questa raccolta dimostra come alcuni
calciatori siano scesi in campo senza neanche imparare a leggere e
scrivere. Ma il calcio resta comunque un gioco e come tale deve
divertire e strappare sorrisi, proprio come la lettura di Da Andrade a Zagorakis, nelle cui pagine si cela un secondo fil rouge: la passione per uno sport che nelle sue contraddizioni riesce ancora a far battere il cuore di tanta gente.
Autore: Lorenzo Strisciullo
Fonte e copy: Mangialibri.com (consultato il 23 dicembre 2014)
Screenshots: Flickr – Mirror