venerdì 28 febbraio 2014

Recensione ''da Andrade a Zagorakis'', da Calciobidoni.it

Ecco un'altra variazione sul tema dei bidoni e delle meteore che hanno fatto la loro comparsata nel nostro campionato di calcio 

L’idea, il progetto editoriale è divertente e ci stuzzica parecchio, e non potrebbe essere altrimenti. Il volumetto “Da Andrade a Zagorakis” (160 pagine) sembra un mix tra il pioneristico, dissacrante e romanzesco "Bidoni, l'incubo" del giornalista Furio Zara e l'altrettanto dissacrante, ma più descrittivo, "Calcibidoni, non comprate quello straniero" del sottoscritto. Nel senso che fonde un po’ di fatti con molta narrativa. Trenta racconti per altrettanti autori, ognuno dei quali ha voluto descrivere il proprio punto di vista, se non come ha personalmente vissuto, l’esperienza del peggior “bidone” – o quello che più lo ha colpito – della propria squadra del cuore. 

Ogni racconto parte da un giocatore esacrabile e dalle gesta dimenticabili, per raccontare, spesso in forma fiabesca, la sua disavventura in chiave derisoria, con molta licenza di inventare, come se stessimo parlando di un regista alla Pirlo. 

Molti di questi sono spassosi e si leggono d’un fiato (cito, in ordine sparso, quelli che hanno come protagonisti Calderon, Bartelt, Hugo Maradona – fratello di – Bogarde e Cesar Gomez), anche perché abbastanza fedeli alla realtà, mentre altri si rivelano farraginosi forse perché escono un po’ troppo dal seminato, dai binari contorti delle disavventure effettivamente vissute. 

Peccato per l'eccessiva frammentazione di stili di scrittura, dovuta appunto alla presenza nel volume di racconti di autori diversi. E non si può non notare che Roberto Luis Trotta non era un attaccante, bensì un difensore, e non arrivò certo per sostituire un giovanissimo Totti, lasciato in panchina, ma per comandare la difesa. In ogni caso si tratta di una raccolta godibile, consigliata particolarmente agli appassionati del genere, particolarmente ai tifosi sfegatati che ricordano tutto – ma proprio tutto – della propria squadra del cuore. 


 Recensione a cura di Cristian Vitali, pubblicata il 1 febbraio 2014 si Calciobidoni.it.

martedì 25 febbraio 2014

Chace d'oblio




Il pc è comodo. Ma ha qualche inconveniente. Per la cronaca, il mio notebook ha 10 anni, e fatica come un mulo; l'editor di testo, firefox e un'applicazione audio lo mettono in ginocchio. Poi ci sono pensieri presi al volo sul blocco note, senza cache di sicurezza. Poi dimentico che non ho salvato, e faccio un hard reset. E' capitato con una lettera via mail, una lettera e basta, una foto, qualche capitolo che adesso riposano nell'oblio. Troppi lemmi in inglese, in un pomeriggio un po' corrosivo come questo, acuiscono il nervosismo.

sabato 22 febbraio 2014

Je ne veux pas travailler



Dopo una settimana di pioggie ed influenza trascorsa a leggere-correggere-sminuzzare-ricomporre-raffinare, splende un pallido e piacevole sole. Ho riletto d'un fiato da pagina 1 a 100, senza sapere dove mettere le mani. Tutto in ordine, perfetto, oliato come dico io. In questi momenti adoro scrivere ed essere scrittore. Non è un lavoro, è un piacere sublime. Je ne veux pas travailler. Fosse sempre così... 
Probabilmente sarei Simenon. Ma non si dice che dopo dieci anni di feste, solo le feste annoiano quanto il lavoro?

sabato 8 febbraio 2014

Ul pesàtt de Cuncurèss. Dall'Occitania alla Brianza lungo la Via del Sale

Un racconto vivido che traccia un'esperienza lavorativa intrecciata indissolubilmente con la comunità non solo concorezzese, ma che affonda le radici nella Brianza intera e nella Pianura Padana. Incontriamo Walter e Gianni Demaria, titolari della pescheria e friggitoria di Via de Capitani, attività storica inaugurata dal padre Michele oltre sessant'anni fa.

Come nasce la storia della vostra pescheria? 

Walter: Mio papà Michele s'è trasferito in Lombardia dal Piemonte nel '22, quand che g'aveva sédes ann. Era infatti originario di San Damian ëd l'Arma (San DamianoMacra), comune della Valle Maira in provincia di Cuneo. 

Gianni: Del cognome Demaria, tutto attaccato, ne esiste infatti solo un ceppo nel Cuneese. Walter: Mio nonno era un contadino della valle, e chi nasceva in quegli anni a San Damiano sceglieva preferibilmente due strade: o andare in Francia, a fare l'autista, o scendere in pianura fino Milano, fino al Veneto, per fare gli anciuiè (acciugai, in lingua piemontese). 

Leggi l'articolo completo su: fabioghezzi.com

martedì 4 febbraio 2014

Cinema d'Essai S.Luigi Concorezzo 2013/14 (2), presentazioni di Fabio Ghezzi

 

Presentazioni film d'Essai 2013/14 - seconda parte
Elenco delle prime sette introduzioni del cinema d'Essai tenute da Fabio Ghezzi al Cineteatro San Luigi di Concorezzo.  Introduco lo spettacolo delle ore 15 e saltuariamente quello delle 21.

03 feb: Blue Jasmine, usa, W. Allen
10 feb: Il caso Kerenes, rom, C. Netzer
17 feb: La prima neve, ita, A. Segre
24 feb: Venere in Pelliccia, fra/pol, R. Polanski
03 mar: Still life, ita, U. Pasolini
10 mar: Gloria, cil/spa, P. Garcia
17 mar: Disconnect, usa, H. A. Rubin


L'elenco completo dei film presentati è consultabile a questo indirizzo: Cinema d'Essai 2013/14 (2), presentazioni di Fabio Ghezzi

sabato 1 febbraio 2014

Recensione "Da Andrade a Zagorakis", Rai Sport 1, 24/01/2013. Fabioghezz...




Video recensione "Da Andrade a Zagorakis" aavv, a cura di A. Demartino, Perrone Editore, a Un pomeriggio da Campioni, in onda Rai Sport 1, il 24 di gennaio 2013, che contiene "Una magia chiamata trivella" di Fabio Ghezzi. www.fabioghezzi.com